Ricerca articolo

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#Retefin
Agevolazioni
Crediti fiscali
Crisi Impresa
Finanziamento Condominio
procedura esecutiva
startup
   

Prestiti e mutui aziendali

Finanziamenti agevolati e contributi per le imprese

Il nuovo decreto correttivo del Codice della crisi d’impresa apre alla possibilità di patteggiare i debiti fiscali concordandone il pagamento parziale

Il terzo decreto correttivo del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, recentemente approvato, introduce una serie di importanti novità per le imprese che si trovano in difficoltà finanziaria. Tra queste, una delle più rilevanti è la possibilità di patteggiare i debiti fiscali, consentendo il pagamento parziale o dilazionato del debito e dei relativi accessori. Questa misura rappresenta un significativo passo avanti nella gestione delle crisi aziendali, offrendo alle imprese un’opportunità concreta per ristrutturare i propri debiti e riprendere il controllo della propria situazione finanziaria.

Il contesto normativo

Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, introdotto con il Decreto Legislativo n. 14 del 2019, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni per adattarsi alle esigenze delle imprese e del mercato. Il terzo decreto correttivo, noto come D. Lgs. 136/2024, è l’ultimo intervento normativo in questo ambito e mira a perfezionare ulteriormente il quadro legislativo esistente. Questo decreto si inserisce in un contesto di riforme più ampio, volto a rendere il sistema di gestione delle crisi aziendali più efficiente e flessibile.

Le novità del decreto correttivo

Il nuovo decreto introduce la possibilità per le agenzie fiscali e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione di formulare una proposta di accordo transattivo nell’ambito della composizione negoziata. Questo strumento permette alle imprese di negoziare direttamente con le autorità fiscali per concordare un pagamento parziale o dilazionato dei debiti fiscali. L’obiettivo è quello di facilitare la ristrutturazione del debito e prevenire il fallimento delle imprese, offrendo soluzioni più flessibili e sostenibili.

La composizione negoziata

La composizione negoziata è un processo volontario e riservato che consente alle imprese di avviare una trattativa con i propri creditori sotto la supervisione di un esperto indipendente. Questo esperto, nominato dal tribunale, ha il compito di facilitare le negoziazioni e aiutare le parti a raggiungere un accordo. Con il nuovo decreto, la composizione negoziata diventa uno strumento ancora più potente, in quanto permette di includere anche i debiti fiscali nelle trattative, aumentando le possibilità di successo del processo di ristrutturazione.

I vantaggi della composizione negoziata

L’introduzione di questa nuova possibilità offre diversi vantaggi per le imprese in crisi. Innanzitutto, consente di ridurre il carico fiscale complessivo, rendendo più sostenibile la gestione del debito. Inoltre, la possibilità di dilazionare i pagamenti permette alle imprese di avere maggiore liquidità a disposizione, fondamentale per la continuità aziendale. Infine, la composizione negoziata offre un quadro di maggiore certezza e trasparenza, riducendo i rischi di contenziosi e facilitando il raggiungimento di accordi con i creditori.

Implicazioni pratiche per le imprese

Riduzione del carico fiscale

La possibilità di patteggiare i debiti fiscali attraverso il pagamento parziale o dilazionato rappresenta una boccata d’ossigeno per molte imprese in difficoltà. Ridurre il carico fiscale complessivo significa liberare risorse finanziarie che possono essere reinvestite nell’attività aziendale, favorendo la ripresa economica e la crescita.

Maggiore liquidità

La dilazione dei pagamenti consente alle imprese di gestire meglio i propri flussi di cassa, garantendo una maggiore liquidità a breve termine. Questo è particolarmente importante per le imprese che devono affrontare spese immediate o investimenti necessari per mantenere la competitività sul mercato.

Certezza e trasparenza

La composizione negoziata offre un quadro normativo chiaro e trasparente, riducendo i rischi di contenziosi e facilitando il raggiungimento di accordi con i creditori. Questo contribuisce a creare un ambiente più stabile e prevedibile per le imprese, favorendo la pianificazione a lungo termine e la sostenibilità finanziaria.

Conclusioni

Il terzo decreto correttivo del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle crisi aziendali in Italia. La possibilità di patteggiare i debiti fiscali attraverso il pagamento parziale o dilazionato offre alle imprese uno strumento efficace per ristrutturare il proprio debito e riprendere il controllo della propria situazione finanziaria. Questo intervento normativo, insieme alle altre misure previste dal Codice, contribuisce a creare un ambiente più favorevole per la ripresa economica e la sostenibilità delle imprese in difficoltà.

In sintesi, il nuovo decreto correttivo non solo migliora la gestione delle crisi aziendali, ma rappresenta anche un passo significativo verso un sistema economico più resiliente e sostenibile. Le imprese italiane, grazie a queste nuove disposizioni, possono affrontare le difficoltà finanziarie con maggiore fiducia e speranza per il futuro.

Prestiti e mutui aziendali

Finanziamenti agevolati e contributi per le imprese

Retefin SRL - Viale Italia 54 - 07100 Sassari P. IVA 02917210904